19 de jul. de 2008

DILANIATO DA UNA FIERA


Intrappolato con gusto,
passione al momento giusto.
Sorrisi e ammiccamenti
così passavamo i nostri momenti.
Poi vennero i litigi
le incompresnioni.
Le tue Gelosie.
Poi ti sei trasformata da
Angelo
in Arpia.
In una bestia feroce.
Mi hai squarciato
il torace e il ventre

mentre
il mio sangue bevevi
con le unghie graffiavi
il mio cuore
per aggiungere
ancor più grande il dolore.
Le tue urla

di godimento

sovrastavano
le mie deboli e inconsistenti.
Grande la ferita
la mente spenta
il cuore a brandelli.
Non contenta mi hai
voluto umiliare.
MI cercavi e non ti facevi
più trovare.
Mi hai anche affiancata una
tua spia. Hai tramato...
VOLEVI AMORE..
TE L'HO DATO...TANTO!
Non ti bastava
volevi il mio sangue.
Ed ora che sono morto
che nulla, conto più,
per te, moglie
io torno e se anche
hai sfracellato il mio corpo
non avrai mai, ormai
la mia mente.
Non cerco vendetta
ma solo verità
e giustizia.
In questo mondo
di ladri e assassini
io grido viva l'amore...
senza distanze, senza mari
o oceani,
l'unico collante
del genere umano.
C'è la luna in cielo
notte splendida per morire
t'illumina il cammino.
CHIUDI LA PORTA
SBARRA LE FINESTRE
Potrebbero arrivare anche
gli spirti del mal
evocate..lontano..lontano....

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